“Noi siamo per la certezza della pena in un Paese in cui, spesso, si va in galera prima del processo, mentre ci si sta meno dopo la condanna a causa di vari meccanismi. Questo è un problema che c’è in Italia. Noi di Forza Italia vorremmo più certezza della pena e, semmai, meno afflizione prima. Questa estate abbiamo avviato una campagna di visite negli Istituti di pena per verificare lo stato delle cose. Uno dei problemi principali è il sovraffollamento. Per questo, ad esempio, sono fautore delle norme già esistenti che consentono al detenuto tossicodipendente, che riporta una condanna fino a sei anni, di scontare la pena agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica, ma questa normativa viene applicata poco”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a L’Aria che Tira, su La7, che ha continuato sul tema della Polizia penitenziari: “Sono molto vicino alla Polizia penitenziaria, spesso mi sono confrontato con i vari sindacati del comparto. Qualche giorno fa, sono stato a Modena, città in cui, durante il periodo Covid, ci fu una grande rivolta in carcere. Alcuni detenuti impossessandosi e facendo uso eccessivo di metadone morirono per overdose. Dopo quattro anni ci sono circa 120 poliziotti che sono ancora sotto processo senza avere nessuna colpa. Quella rivolta avvenne per disperazione. Sono solidale con quei poliziotti e mi auguro che non vengano ancora perseguiti ingiustamente”.
Roma 18 novembre 2024