“Davvero censurabile e provocatoria la lettera di Buzzi, il protagonista rosso di mafia capitale, che si permette di interloquire con il Papa annunciando la sua conversione. Un avanzo di galera che già una volta ostentando ravvedimento ingannò l’allora presidente della repubblica Scalfaro che gli concesse la grazia benché condannato omicidio. Buzzi resti in galera e non prenda più nessuno per i fondelli. Si converta pure ma le sue scelte restino un fatto personale e privato. Non una nuova recita come quelle che organizzava negli anni Ottanta per ingannare le istituzioni e uscire dal carcere. Ci parli delle coop rosse e dei suoi compagni piuttosto. La conversione di Buzzi, ammesso che sia vera, non merita capitoli di letteratura come quella dell’Innominato di manzoniana memoria” Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).