“Basta con le anime belle che ci predicano integrazione e tolleranza. Il terrorista islamico Salah è cittadino belga. Aveva, come suo padre e suo fratello, un lavoro in società pubbliche del Comune di Bruxelles. Nessuno lo aveva emarginato. Eppure come tanti altri islamici ha portato morte e terrore nel cuore d’Europa. E ora altri come lui uccidono per lui seguendo il fanatismo islamico. I moderati che seguono quella religione tacciono o balbettano paurosi, quando non complici. Bisogna esigere collaborazione nell’inevitabile opera di ripulitura delle nostre città europee. L’Ue decida spese straordinarie colossali, usi le forze armate insieme alle forze di polizia per perquisire e smantellare le centrali dell’odio che crescono nelle troppe Mollenbeck d’Europa. Occorre un’opera repressiva di portata storica. Il resto è retorica, viltà, ipocrisia, resa. È una guerra che comporta anche la distruzione fisica dello Stato islamico, di Boko Haram, dei gruppi di fanatici che ci vogliono sterminare. E bisogna farlo pretendendo che partecipino a questa dolorosa, rischiosa ma inevitabile impresa anche i paesi musulmani che devono con gli atti dimostrare di essere altro da questo orrore. Democrazia, civiltà, tolleranza non comportano il dovere di farci sterminare inerti. È tempo di azione agguerrita. Non di proclami letterari”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Share this post