“Mentre viene fatta la Tac ad ogni affermazione del più periferico rappresentante del centrodestra, sorprende il silenzio della grande informazione sulla vicenda sconcertante che si è verificata a Schio, dove esponenti del Pd hanno celebrato, ‘in pompa magna’, come riferiscono alcune cronache, Valentino Bortoloso che ha compiuto cento anni. Si tratta di un famigerato assassino che, nel luglio del 1945, fu responsabile dell’uccisione di 54 uomini e donne delle carceri di Schio. La strage avvenne a guerra finita ma, si legge oggi in uno scritto del docente Marco Cimmino: “La rabbia belluina di Bortoloso e dei suoi soci non poteva permettere che questi prigionieri la scampassero. Così, li ammazzarono, brutalmente, come si fa con i cani rabbiosi, contro ogni legge umana e divina’. Del resto il Bortoloso aveva scelto come nome di battaglia ‘Teppa’. Benché condannato per questi suoi crimini fu poi amnistiato. E oggi viene celebrato in Veneto da esponenti del Pd. Cosa ha da dire la Schlein, cosa hanno da dire i nuovi capigruppo del Partito Democratico, Boccia e Braga? Una vicenda turpe e vergognosa che disonora il Partito Democratico e l’Italia. Avere reso pubblici onori a uno stragista è un’onta che ricade sul partito che ha organizzato questa celebrazione. Attendiamo le scuse pubbliche della Schlein e di tutti i dirigenti del Pd coinvolti in questa inquietante vicenda. Festeggiare uno stragista è un’autentica vergogna. Più vergognoso ancora è il silenzio dell’informazione su questo atto veramente inquietante e indefinibile”.
Così il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI)
Roma 7 aprile 2023