“Nel rendere onore a Paolo Borsellino e ad Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina, a 30 anni dalla strage di via D’Amelio, ricordiamo che la principale causa di quel massacro da parte della mafia, fu l’inchiesta ‘mafia e appalti’, svolta da Borsellino in stretta collaborazione con i carabinieri del Ros. Una inchiesta fondamentale, che fu assurdamente archiviata dalla magistratura di Palermo nell’agosto del 1992, a pochi giorni dalla strage. Una decisione grave e inquietante, che vanificò il prezioso lavoro investigativo di Paolo Borsellino e dei carabinieri. Sotto quella richiesta di archiviazione si leggono firme ‘eccellenti’ di esponenti della magistratura che ancora oggi continuano a ‘tuonare’ nei convegni e davanti a telecamere compiacenti come quelle di ‘Report’. Di questo non si parla mai. Il primo e vero depistaggio fu quello. Attuato dentro il palazzo di giustizia. Si parta da questo scandalo, mai evocato, per capire che alcuni, prima di sproloquiare, dovrebbero spiegare e scusarsi. Ma invece loro parlano, parlano…”.
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 19 luglio 2022