Silvio Berlusconi ha confermato quello che da tempo ci ha comunicato, e cioè che per lui la priorità è il tentativo di unire le forze alternative alla sinistra in vista delle prossime elezioni. Si tratta di una posizione costruttiva, responsabile e generosa tesa ad evitare che in Italia uno schieramento di sinistra che viaggia intorno ad un modesto 30 per cento, sommando le varie forze politiche che lo compongono, possa governare il Paese imponendo raffiche di tasse e leggi sul lavoro che metterebbero con la loro rigidità in ginocchio un sistema della imprese già provato. Le parole di Berlusconi rappresentano, quindi, una sfida propositiva per tutti coloro che in campo o ai bordi del campo dicono di essere alternativi alla sinistra. Siamo di fronte ad un atteggiamento coraggioso e coerente con il percorso politico del leader del Pdl sul quale tutti quanti siamo chiamati ad una prova di coerenza, mettendo al centro della discussione i contenuti e le proposte prima ancora che il gioco di sigle e formule astratte. Quanto ha detto Berlusconi a Belpietro, e quanto ha detto Alfano nelle ore precedenti, rappresentano un tema politico reale, di confronto sul quale tutti sono chiamati ad esprimersi.
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