“Un sondaggio di Noto conferma che il 54% degli italiani ritiene corrette le verifiche disposte dal Ministero dell’Interno sul Comune di Bari, mentre una percentuale molto più ridotta non è d’accordo con questa iniziativa. Ma la sinistra usa i Don Ciotti che proclamano l’innocenza aprioristica e pregiudiziale degli esponenti della sinistra e addirittura manda un tale Don Cassano sul palco di Bari, insieme a Emiliano e a Decaro, a dire che il Ministro dell’interno Piantedosi è un criminale. E le autorità ecclesiastiche non hanno avuto nulla da dire. Ci sono una serie di personaggi, da Don Cassano a Don Ciotti, dai giornalisti di De Benedetti ai tanti esponenti politici e non della sinistra che decidono chi è innocente e chi invece va processato. Mentre se le istituzioni attuano delle corrette procedure, come nel caso del Comune di Bari, trattandosi di amministrazioni di sinistra, non si dovrebbe procedere. Invece a Bari bisogna andare fino in fondo. Emiliano ha confessato i suoi incontri nella casa della sorella del boss. Decaro era certamente presente e le sue smentite non hanno convinto nessuno. Le aziende municipalizzate del Comune di Bari, guidata da Decaro che ha anche la delega al controllo di questo tipo di aziende, sono state infestate dalla criminalità. Su Bari andremo avanti fino in fondo. Nessun Don Ciotti può assolvere a tavolino Decaro ed Emiliano. Le confessioni pubbliche di Emiliano del resto dovranno essere presto oggetto dell’attività della Commissione antimafia. Non si va nella casa dei parenti dei boss se si vuole difendere la legalità. Si va in Procura. Ed Emiliano vuole ridurre a guasconate le sue parole. In realtà sono la confessione di un metodo spregiudicato di governare un territorio del quale qualcuno evidentemente si sente padrone assoluto”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri
Roma 29 marzo 2024