“Decaro è un provocatore irresponsabile. Accusa il centrodestra di essere mafioso quando è lui e tutto l’apparato della sinistra che deve spiegare cosa è successo a Bari, al Comune e alla Regione in questi anni. In queste ore si annunciano ulteriori indagini per assunti presso società pubbliche controllate dal Comune di Bari con sospetti di appartenenza alla criminalità organizzata. Decaro è tuttora non solo il sindaco ma anche l’assessore con la delega alle società municipalizzate. Quelle che sono state al centro di scandali per rapporti con ambienti criminali della città pugliese. E l’ultimo scandalo riguarda persone vicine a quel Pisicchio che fu rimosso da un incarico che gli aveva affidato Emiliano, tramite la Regione pochi minuti prima di essere arrestato. Pertanto c’è un apparato vastoche riguarda la sinistra, guidata da Emiliano e Decaro, responsabile di tante vicende inquietanti. Emiliano raccontò in pubblico di essere andato con il giovane assessore Decaro nella casa della sorella del boss per un incontro totalmente ambiguo e tutto da chiarire. Le società controllate dal Comune di Bari hanno assunto persone appartenenti alla criminalità e la delega per la vigilanza di queste società ce l’ha tuttora Decaro. Durante un comizio tenuto da Decaro ed Emiliano, un prete, don Cassano, ha definito criminale il ministro dell’Interno Piantedosi, che è una persona di elevatissima moralità. Ora Decaro insulta il centrodestra grazie anche a una sostanziale impunità di cui gode e della quale ci si è potuti rendere conto in occasione dell’audizione in commissione antimafia dell’attuale procuratore della Repubblica Rossi. Un’audizione illuminante sulla vera storia delle istituzioni locali. Decaro ed Emiliano devono rispondere dei loro comportamenti. Decaro del suo rapporto, come assessore, con società pubbliche al centro di uno scandalo, Emiliano di molte vicende che riguardano assessori della sua giunta che sono finiti coinvolti in inchieste e anche della vicenda Pisicchio. Telefonate e notizie che abbiamo letto sui giornali possono far immaginare che Emiliano sia intervenuto nella rimozione di Pisicchio perché probabilmente c’era stata una fuga di notizie riguardo all’arresto di Pisicchio. Vogliamo sapere la verità. Altro che accuse di mafia al centrodestra. Quello che è accaduto a Bari in questi anni è una vergogna ed è stato possibile solo grazie a una rete di complicità sulla quale speriamo faccia luce la verifica disposta dal Ministero dell’Interno. La mafia non sta certo nel centrodestra. Sta altrove. E speriamo che qualcuno finalmente, ponendo fine all’impunità, lo certifichi”.
Lo dichiarano i componenti di Forza Italia della Commissione Antimafia, sen. Maurizio Gasparri e on. Chiara Tenerini, il Capogruppo azzurro in Commissione, on. Pietro Pittalis, e il vicepresidente della Commissione, on. Mauro D’Attis.
Roma 5 giugno 2024