“La nostra posizione è chiara: nessuna nuova tassa. I bilanci positivi di alcuni gruppi bancari o industriali ovviamente generano già un maggiore flusso fiscale verso le casse pubbliche. E, sicuramente, hanno contribuito all’aumento delle entrate fiscali, cresciute da gennaio a luglio del 2024 di 19 miliardi, pari al 6,2%. Per quanto riguarda poi le banche, delle quali è facile parlare male, mentre bisogna esaminare oggettivamente la situazione, sono già soggette a pagamenti supplementari di tasse, con percentuali finali superiori a quelle di altri tipi di società. Noi di Forza Italia abbiamo guardato con attenzione soprattutto alle piccole banche del territorio, quelle che più di altre erogano credito a famiglie, artigiani, agricoltori e piccole imprese. Una maggiore tassazione creerebbe più danni che vantaggi, incidendo negativamente su tutto il ciclo economico, con danni per i semplici consumatori o utenti. Altro è ragionare di aspetti tecnici, che possano creare un vantaggio per i conti pubblici. Su questo il confronto è doveroso. Così come i grandi gruppi dell’energia, gli oligopoli tecnologici mondiali o di altri settori, soprattutto quelli in cui c’è una partecipazione o un controllo pubblico, devono contribuire alla crescita sul territorio, con investimenti e creazione di occupazione, soprattutto laddove si registrino crisi locali. Ma con interventi che generino crescita dell’occupazione, non con una dispersione di risorse alla grillina, che non crea occupazione e non crea sviluppo. Noi dobbiamo passare dall’idea del reddito di cittadinanza a quella di dare cittadinanza al reddito. Ovverosia, promuovere tutte quelle iniziative che, creando reddito e ricchezza, danno occupazione e un beneficio alle persone. Non assistenzialismo. Diceva Einaudi che ‘per distribuire la ricchezza bisogna prima crearla’. Altri governi l’hanno distrutta, noi, invece, vogliamo generare risorse per incentivare l’occupazione. La questione di cui stiamo parlando rientra in questa dinamica. Fuori dalle facili demagogie, ma studiando anche interventi tecnici che possano arrecare qualche vantaggio ai conti pubblici”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri
Roma 22 settembre 2024