“Non ci commuove lo scontro tra la Boschi e la Banca d’Italia. Sono entrambi da sottoporre ad attente verifiche. La Banca d’Italia ha fatto circolare una serie di veline attraverso i giornali, per dire che aveva fatto dei controlli da cui erano emersi dei problemi, in particolare per la Banca dell’Etruria. E perché allora non sono intervenuti con immediatezza tutelando i risparmiatori? Le veline di Bankitalia peggiorano la posizione di Visco. Se sapevano e hanno lasciato che la gente comprasse spazzatura nelle banche, sono ancora di più colpevoli. Si legge poi di pressioni da parte dell’istituto di via Nazionale per impedire al Parlamento di varare una commissione d’indagine dotata di effettivi poteri. Presenterò un’interrogazione in proposito per evidenziare una volta di più il sospetto che la Banca d’Italia non abbia a cuore la trasparenza del mercato e non eserciti una vigilanza a tutela dei risparmiatori. La commissione d’inchiesta si deve fare, deve avere i poteri dell’autorità giudiziaria e deve contribuire all’immediato allontanamento di Visco da via Nazionale. I tentativi di mettere il bavaglio al Parlamento, di cui oggi alcuni giornali riferiscono, sarebbero gravissimi. E porremo con immediatezza il problema. Perché non ci sia nessun veto, perché vengano cancellati i sospetti di cui oggi si legge su diversi organi di informazione, perché si calendarizzi e si approvi al più presto una commissione d’indagine dotata di veri poteri e che possa supplire all’inerzia della magistratura, che tra l’accertamento delle responsabilità e le consulenze di Palazzo Chigi, in qualche caso abbiamo visto cosa abbia scelto”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI)
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