La riflessione sull’amnistia e l’indulto deve essere estesa alla riforma complessiva della giustizia.
Bisogna colpire i reati di grave allarme sociale ma porre fine indubbiamente all’emergenza carceri. Occorre quindi una riflessione generale su tutti i provvedimenti che sono all’esame del Parlamento da molto tempo, rivedere le regole che riguardano la carcerazione preventiva, senza lasciarsi condizionare da situazioni contingenti.
Nessuno chiede leggi ad personam ma pensare di fare un’amnistia o un indulto o interventi di altra natura con la pregiudiziale di punire sempre e comunque una sola persona sarebbe un modo di procedere inaccettabile. Si rifletta quindi con serietà, perché il mal funzionamento della giustizia e la situazione carceraria sono frutto del costante impedimento per realizzare una compiuta e complessiva riforma di tutto questo ambito.