“C’era un tempo il concetto ‘uno vale uno’ e il mito della democrazia diretta on-line nel Movimento 5 Stelle. Ora siamo arrivati a un decalogo con imposizioni e divieti che dovrebbe essere imposto ai loro candidati sindaco nel Comune di Roma. E chi dissente verrebbe multato addirittura con la cifra rilevantissima di 150mila euro. Così hanno stabilito Grillo e Casaleggio. Lo riferisce oggi un quotidiano con i dettagli di questo regolamento-capestro. Altro che libertà di espressione, altro che la democrazia che dal basso arriva nelle istituzioni. Con codici e codicilli, i futuri candidati vengono incastrati e qualsiasi accenno di libertà di pensiero potrebbe essere stroncato con multe onerosissime. Se da un lato le degenerazione di quelli che cambiano gruppo in Parlamento rappresenta un fenomeno da deprecare e condannare, dall’altro non può essere un sistema brutale di minacce, sanzioni e multe la risposta. Soprattutto se viene da chi ha fatto della lotta ai gruppi di potere e alle caste la propria ragione di vita. È davvero raccapricciante la lettura di questo regolamento fatto da Grillo e Casaleggio che avranno potere di sanzione assoluto nei confronti dei portavoce, che in realtà sembrano schiavetti tenuti letteralmente al guinzaglio e minacciati con sanzioni economiche gravissime. Bisognerà informare tutti i cittadini che guardano a loro come un rinnovamento. Chi dovesse decidere di candidarsi in quelle liste o di assumere ruoli ancora più rilevanti potrebbe incorrere in minacce e in sanzioni che, al di la della loro inconsistenza, perché costituiscono una palese illegalità, dimostrano una volta di più quale sia la mentalità di personaggi pericolosi ed inquietanti come Grillo e Casaleggio. Del resto Grillo fu condannato anni fa per omicidio”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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