“Leggo che Berlusconi autorizza il sostegno a Bologna a una candidata della Lega inadatta, non perché appartenente a un partito con il quale io penso dovremmo rimanere alleati da Milano a Catania, ma perché palesemente inadeguata e inferiore per consenso e competenza almeno a due o tre esponenti bolognesi di Forza Italia. Amen. Tra le tante scelte rinunciatarie ci sarà anche quella di Bologna. Ci vorrebbe un po’ meno confusione in casa nostra. Oscilliamo tra guerre totali e rese improvvise. Più umori che strategie. A ruoli alterni, se un candidato alleato in una città appare più competitivo di uno proposto da noi diciamo no. Se un altro alleato ne propone uno più scarso di quelli provenienti dalle nostre file, casomai campioni di preferenze e non di casting, diciamo si. La politica è l’arte del possibile. Talvolta la commedia dell’assurdo. Più cervello e meno nervi se si vuole mandare a casa quell’incapace di Renzi”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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