Apprendo con sorpresa e amarezza che è stato disposto il mio rinvio a giudizio. Ritenevo che l’evidenza dei fatti imponesse una decisione diversa. Così non è stato.
Il dibattimento pubblico consentirà una conoscenza puntuale della vicenda e si comprenderà che non ho mai sottoscritto una polizza vita e che mi sono limitato a tutelare il gruppo parlamentare in previsione di una serie di contenziosi ai quali stava andando incontro. Mi difenderò ribadendo le cose che ho detto finora perché questa è la verità, ed è una verità che non ammette alcuna interpretazione critica, così come è stato fatto da chi ha ritenuto di individuare nei miei comportamenti profili contestabili. Sono assolutamente sereno perché forte della verità dei fatti.