“Somministrare la pillola abortiva Ru486 nei consultori è una scelta illegale. La regione Lazio, qualora effettivamente imboccasse questa strada, commetterebbe un abuso gravissimo, violerebbe la legge e soprattutto sottoporrebbe le donne che dovessero richiedere la pillola abortiva a seri rischi per la salute. Zingaretti si fermi. Non è un caso che la legge preveda il ricovero ospedaliero per tutto il tempo necessario fino all’espulsione del feto. Ci sono stati casi, anche in Italia, di donne che dopo l’assunzione della pillola chimica hanno avuto serie complicazioni che in alcuni casi le hanno portate alla morte. Su questo punto non ci possono quindi essere equivoci. La de-ospedalizzazione dell’aborto farmacologico non si può e non si deve fare. Una scelta del genere rappresenterebbe solo una sconfitta per le istituzioni e per la politica, il cui compito è di creare le condizioni perché la donna possa diventare madre, non quello di togliere la vita”.
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