“In Italia si discute di tutto, ma si sta trascurando l’importante battaglia del Parlamento europeo contro la Bce sui crediti non esigibili. Lo stesso presidente Tajani si è fatto interprete di una dura contestazione alla Bce che, andando oltre le proprie competenze, vuole scavalcare l’Europarlamento e imporre una stretta nella gestione delle sofferenze bancarie, i cosiddetti Npl. La Vigilanza di Francoforte vuole imporre, senza averne competenza, delle regole che creerebbero per l’Italia un caos totale, con una stretta su banche e imprese che porterebbe l’economia al collasso. È incredibile come in Italia non si stia dando la dovuta attenzione a questo tema. Tutte le forze politiche dovrebbero invece sostenere con forza e determinazione le iniziative di Tajani e del Parlamento europeo nell’interesse primario della nostra economia e delle nostre imprese, che rischierebbero di essere messe in ginocchio se venissero applicati i criteri che Daniele Nouy, responsabile Vigilanza Bce, vuole imporre. Si tratta quindi di una battaglia non solo sull’economia reale ma anche di una battaglia per la democrazia. Sarebbe utile premettere a tutte le discussioni sulle manovre economiche, i decreti, la legge di bilancio in corso in Parlamento una comune presa di posizione a sostegno delle iniziative del Parlamento Ue e del presidente Tajani per rimettere la Bce al proprio posto e impedire decisioni che avrebbero conseguenze catastrofiche “.
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