“La richiesta di rinviare al Tar la decisione sulle elezioni amministrative di Rieti anche dopo il riconteggio delle schede votate, che hanno sancito la vittoria di Antonio Cicchetti, è assolutamente inconcepibile. Non capiamo, infatti, che importanza possano avere, nell’ennesimo riconteggio chiesto dalla sinistra, le schede non votate, cioè non utilizzate il giorno delle elezioni che hanno appunto sancito la vittoria del centrodestra, rispetto al risultato e alla legittima scelta dei cittadini di Rieti. E anche le modalità di queste richieste ci lasciano perplessi. La domanda di controllare le schede mandate al macero, infatti, è arrivata soltanto dopo che l’azienda municipalizzata, governata da un Cda nominato dal sindaco uscente, aveva provveduto a distruggerle. Il fatto è avvenuto il 29 giugno e il ricorso al Tar, tutto poggiato sul riconteggio delle schede che avrebbero dovuto essere custodite in Tribunale e invece erano state distrutte, è stato formulato a luglio. Un caso? Per queste ragioni e per difendere la legittimità delle scelte degli abitanti di Rieti, quindi, ci batteremo e sosterremo ogni azione in difesa della democrazia. E non vorremmo che alcune iniziative temerarie e infondate ai danni di Cicchetti e della città di Rieti vengano alimentate nella presunzione di avere le spalle protette, anche a livelli molto alti delle istituzioni, magistratura compresa. Del resto, a Rieti sono passati in tanti. E noi non resteremo inerti di fronte a manovre spudorate, degne di sanzione per chi le ordisce e per chi le attua”. Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri e Francesco Aracri.
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