“Fermo restando che bisogna esigere la piena verità sul caso Regeni, facciamo notare alle anime belle che sono stati decisivi i voti dell’Egitto e dell’Italia per evitare, con un successo a favore della candidata francese con 50 voti contro 48, che al vertice dell’Unesco approdasse un esponente del Qatar. Un Paese dove ci sarebbe molto da chiarire in merito alle collusioni con i gruppi più attivi, più pericolosi e più estremisti del fondamentalismo islamico. Tutti i 50 voti sono stati importanti, ma è un simbolo che il voto dell’Italia e dell’Egitto uniti siano stati determinanti per evitare che l’Unesco, che ha già assunto posizioni contro Israele e potremmo dire chiaramente antisemite nel recente passato, diventasse, con la guida di un esponente del Qatar, ancora di più preda di follie dell’estremismo islamico. Il risultato dà ragione a chi come gli Stati Uniti ed Israele, con una clamorosa rottura, avevano messo in discussione l’equilibrio e la credibilità dell’Unesco. Vedremo ora cosa accadrà. È un argomento che non susciterà particolare interesse in Italia, ma serve per capire come il fondamentalismo attraverso il Qatar punti a conquistare anche il controllo di organizzazioni che hanno già dato pessima prova di se’ e avrebbero potuto darne anche di peggiore finendo in mani sbagliate”
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