“Trovo sconcertante che la Rai abbia coprodotto, insieme a Magnolia, e trasmesso su Rai Tre il docufilm ‘I mille giorni di Mafia Capitale’, basandosi su una ricostruzione tendenziosa e fuorviante dei fatti. Tutto il docufilm, nonché il dibattito in studio che segue alla messa in onda dei filmati, ha come tema portante un presunto legame storico e organico che ci sarebbe stato tra la destra politica romana e la criminalità organizzata di stampo mafioso. Un falso. Una clamorosa menzogna smentita non solo dal numero degli esponenti di sinistra indagati nell’indagine di gran lunga superiori a quelli della destra. Ma soprattutto smontata pezzo pezzo dalla sentenza del Tribunale di Roma che ha fatto cadere per tutti gli imputati l’accusa di associazione mafiosa. E’ incredibile che il servizio pubblico si presti a questa distorsione plateale della realtà e avalli tesi su cui la stessa magistratura si è pronunciata. Ho presentato su questa vicenda una interrogazione in commissione di Vigilanza per sapere se non si ritenga opportuno prendere provvedimenti nei confronti dei dirigenti che hanno esposto la Rai a un comportamento censurabile e che certamente rischia di vedere l’azienda sborsare un considerevole risarcimento alle persone coinvolte, lese nella loro immagine e dignità. La Rai ponga subito riparo e interrompa la messa in onda del docufilm”.
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