“Nella giornata mondiale contro la droga un pensiero va dedicato a Ilaria Dilillo, nei giorni scorsi travolta e uccisa dall’attore Domenico Diele, consumatore abituale di cannabis, tra l’altro alla guida senza patente perché ritirata proprio per l’uso di stupefacenti. Dedico questo pensiero a chi follemente propone la legalizzazione della cannabis, per moltiplicare così il numero delle morti dirette e indirette causate dalla droga. Dedico questa riflessione al procuratore nazionale antimafia, Roberti, che per fortuna sta per finire il suo mandato, ma che dovrebbe essere cacciato oggi stesso come contributo agli stili di vita più sani. Roberti si è unito al coro di chi vuole la legalizzazione della cannabis sostenendo tesi strampalate, infondate ed errate. Roberti vada a ripetizione da un suo collega, il procuratore Gratteri, che nel solco degli insegnamenti di Borsellino ha spiegato come e perché la legalizzazione produrrebbe immensi danni ma non scalfirebbe la criminalità organizzata. Pensare che oggi, giornata internazionale per la lotta alla droga, alla guida della Procura antimafia c’è uno come Roberti è veramente sconfortante”.
Share this post