“Ieri in commissione Antimafia il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Gratteri, ha spiegato quanto siano ingannevoli e infondate le proposte per la legalizzazione della cannabis. Gratteri ha grande competenza in materia di lotta alla droga a differenza del procuratore nazionale antimafia, Roberti, che continua a dire pericolose sciocchezze. Per fortuna il suo mandato sta per scadere e l’Italia non avrà più al vertice di un organismo così importante una persona che dice cose sbagliate, infondate e fuorvianti. Come dissero a suo tempo magistrati autorevoli come Borsellino e tanti altri, e come ha ribadito Gratteri, la legalizzazione della cannabis non avrebbe effetti positivi perché tre quarti dei consumi riguardano minorenni che non potrebbero essere coinvolti in un’attività di vendita legale, a meno che Roberti non voglia proporre la distribuzione della cannabis nelle scuole. Per quanto riguarda le organizzazioni criminali, poi, i proventi della cannabis rappresentano una minima parte dei guadagni fatti con gli stupefacenti. Non sorprende la rinnovata manifestazione di non conoscenza dei fatti da parte di Roberti. Ci conforta la chiarezza delle argomentazioni di Gratteri, lui sì un vero protagonista della lotta alla mafia e ai narcotrafficanti. Se Roberti lasciasse il suo incarico anticipatamente, la lotta alla criminalità ne trarrebbe sicuramente un giovamento come tutte le istituzioni della Repubblica. Che vergogna leggere ancora queste parole ricche di disinformazione e di errori”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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