“In attesa che si chiariscano i dettagli dell’orribile attentato al Manchester Arena, è evidente l’analogia con altri attacchi avvenuti in Europa. Il terrorismo islamico sta agendo in maniera capillare, ossessiva. Viviamo una fase di guerra dichiarata e quello che i singoli Stati stanno facendo per la sicurezza nazionale non basta. Occorre rivedere queste politiche, anche valutando leggi speciali che consentano di trattenere tutte le persone ben note alle polizie e ai servizi di sicurezza, ma che nonostante la loro pericolosità continuano a circolare indisturbati. Basta poi con la retorica della cittadinanza. Da Parigi a Berlino fino a Milano la scorsa settimana, gli attentatori sono stati cittadini francesi, belgi o italiani sulla carta ed evidentemente non nella cultura e nella testa. Leggi speciali internazionali subito, quindi, come si è fatto in epoche passate. Occorre una svolta radicale per difenderci, o continueranno ad ammazzarci”.
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