“Rendere obbligatorio il servizio civile è un’ipotesi da cancellare. Imporre attività nell’ambito della sicurezza o del sociale che allo stato sono scelte volontarie è un modo per creare false speranze ai giovani che hanno bisogno di lavoro, non di aspettative che non saranno mai soddisfatte dal governo. Non vorremmo che si volesse offrire, dietro mini compensi, manovalanza a Ong impegnate nell’assistenza agli immigrati che andrebbero direttamente ai prossimi Buzzi. Altro sarebbero progetti come quelli che fece il ministro della Difesa La Russa con la mini-naja attraverso stage volontari di istruzione, o le lodevoli iniziative proposte da associazioni come gli Alpini. Il governo non offenda i giovani riproponendo carrozzoni anacronistici. Si cancelli questa ipotesi e si cerchino strade più serie e sagge per rilanciare i sentimenti di solidarietà e comunità nazionale”.
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