“Si apprende da cronache giornalistiche che anche a sinistra si è scoperto che il direttore generale della Rai, fortemente voluto da Renzi, non è adeguato al suo ruolo. La cosa non mi sorprende perché l’ho detto sin dall’inizio. Del resto, anche le contestazioni dell’Autorità anticorruzione hanno confermato le gravi perplessità su questa gestione. Il tutto mentre i dati di monitoraggio attestano l’occupazione spropositata dell’informazione da parte del partito di governo. Ma a questo punto, invece di riunioni misteriose, è bene discutere con trasparenza di questa vicenda nelle sedi istituzionali. Il Pd ha scelto un dg sbagliato, ha varato una norma incostituzionale che gli ha affidato poteri enormi che non sa gestire. Oggi quelli che hanno combinato guai in serie vorrebbero occuparsi di un cambio al vertice Rai secondo le modalità privatistiche che il metodo di Rignano ci ha già mostrato con chiarezza. Non si può fare! Non vogliamo aspettare una telefonata tra familiari per conoscere il futuro della Rai. Si discuta nell’ambito delle istituzioni. Ribadiamo quindi la richiesta di una convocazione urgente del Cda e del Presidente Rai in Vigilanza per discutere dei dati catastrofici dell’Osservatorio di Pavia che dimostrano l’occupazione del servizio pubblico da parte del Pd e anche i problemi di gestione che vanno esaminati con trasparenza e non dal Giglio magico”.
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