“Bisogna fare immediata chiarezza sulla confusione seminata dal governo in merito al ripristino di forme obbligatorie di servizio militare o civile da parte dei giovani. Le forze armate professionali non si toccano e il volontariato non può diventare obbligatorio, con una contraddizione che già i termini evidenziano con chiarezza. Non vorremmo che si volesse offrire manovalanza a organizzazioni impegnate nell’assistenza agli immigrati dietro mini compensi che andrebbero direttamente ai prossimi Buzzi. Del resto siamo già in un’Italia che assurdamente destina quasi 5 miliardi ai clandestini negandoli ai nostri connazionali in stato di necessità. Il volontariato deve essere per l’appunto volontariato, non obbligatorio, per sfociare poi in forme di assistenzialismo tese a ingannare i giovani che invece hanno bisogno di un lavoro vero. Altro sarebbero progetti come quelli che lodevolmente avviò il ministro della Difesa La Russa con la mini-naia, con brevi corsi volontari di istruzione. O le iniziative più che meritevoli proposte da associazioni come gli Alpini. Ma non si rilancino carrozzoni. Il governo pensi piuttosto a far funzionare il servizio civile che ha totalmente abbandonato al suo destino. Siamo insomma di fronte a un esercizio demagogico. Al tentativo di accaparrarsi qualche simpatia con affermazioni superficiali. Quanto propongono gli Alpini è meritevole: brevi cicli di formazione possono essere valutati, il rilancio di carrozzoni va stroncato immediatamente. Un chiarimento su questo punto deve essere preliminare a qualsiasi discussione sul Libro bianco e sui provvedimenti di ristrutturazione della Difesa. Non consentiremo che questa discussione prenda il via se non ci sarà un chiarimento”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri
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