“Le chiacchiere della Boschi non reggono alla prova dei fatti. Tra la credibilità di De Bortoli e la sua non c’è paragone. Ci spieghi delle riunioni fatte in casa sua in Toscana con esponenti di banche del Veneto e della Banca Etruria. Ci spieghi la vicenda del decreto sulle Popolari che fecero lei e Renzi, sul cui provvedimento grava ancora il sospetto di insider trading. È poi patetico il tentativo di Delrio di proporsi con spirito deamicisiano come il colpevole di turno. Così facendo aggrava la situazione, parlando delle sue pressioni su una banca popolare emiliana in riferimento a Banca Etruria. Qui si sta parlando di altro. Delle sollecitazioni della Boschi all’Unicredit, non a una banca emiliana. Ne ha parlato De Bortoli e c’è poi conferma della presenza della Boschi a un ricevimento Unicredit a Milano proprio in quella fase. Quella presenza può essere servita a facilitare incontri e contatti. Al di là della sfiducia, tra l’altro non praticabile in questo caso, o di altri strumenti parlamentari che lasciano il tempo che trovano, c’è una sfiducia sostanziale degli italiani nei confronti di Renzi e Boschi, che è già stata espressa con il voto referendario con cui si è bocciata anche la spregiudicatezza di questi personaggi. Tra l’altro hanno mentito anche in quella occasione dicendo che si sarebbero ritirati in caso di sconfitta e invece sono ancora sulla scena. La Boschi non potrà comunque eludere il confronto con il Parlamento dove sarà trattata come Lotti. Sarà un’altra occasione utile per sgonfiare questi fenomeni”.
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