Il Presidente Mattarella in Russia può e deve dare un senso storico e politico al suo viaggio prendendo un’iniziativa forte e invitando Putin al vertice internazionale di Taormina, che senza la presenza dei russi non ha alcun senso. Siamo tutti nel mirino del fondamentalismo islamico. Il Nord Africa, l’Asia e l’intera Europa sono sotto l’attacco dell’Isis e Putin con la Russia si è eretto a baluardo per arginare questa aggressione. Putin è quindi un amico e un alleato. Non può essere considerato un nemico. Dobbiamo rimuovere con immediatezza le suicide sanzioni economiche decise dal mondo occidentale e dobbiamo fare dell’Italia, come seppe fare Berlusconi a Pratica di Mare nel 2002, la protagonista di un dialogo di collaborazione tra l’America, la Nato e la Repubblica federativa russa. Mattarella ha un’occasione storica per far sì che questo viaggio non rientri in un’attività di routine ma segni un momento fondamentale in una fase drammatica della vita della comunità internazionale.
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