“Oltre che da Mattarella e Gentiloni, perché gli esponenti di vertice del Pd non si recano anche dal segretario generale dell’Onu? Perché non invocano l’intervento dei caschi blu o propongono risoluzioni a livello internazionale? O meglio ancora si potrebbe usare il vertice di Taormina per capire cosa è successo oggi al Senato. Non siano ridicoli! Prendano atto che il Parlamento si è liberamente espresso, che non ci sono ordini di scuderia che tengano e che in materia di legge elettorale si deve lavorare presto ma soprattutto bene, cercando quelle intese che Renzi ha stracciato in più occasioni. La via dell’arroganza e della prepotenza, quando non si hanno numeri ne’ in Parlamento ne’ nel Paese, non può essere percorsa. Questa è la vera morale dell’esito del voto in Senato per il presidente della Prima commissione. Vadano dove vogliono, all’Accademia svedese che assegna i Nobel o all’Academy Award che assegna gli Oscar. Il problema è che devono prendere atto della realtà e confrontarsi con tutti con umiltà. E comunque che diranno a Mattarella? Che non riescono a far eleggere un loro presidente mentre il governo ottiene, e non certo con il voto di FI, la fiducia su un decreto? Si diano una calmata”.
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