“La decisione della Regione Lazio di bandire un concorso per ginecologi abortisti è sbagliata nel metodo e nel merito. Nel metodo perché non si può per legge prevedere quale titolo selettivo il non essere obiettori di coscienza. A quando, altrimenti, le leggi razziali? E perché non inserire nei concorsi pubblici anche l’obbligo di ateismo o quello di comprare bambini? Un bando simile sarebbe sicuramente contestato per palese incostituzionalità. Quanto al merito, faccio mie le parole del cardinal Ruini: si tratta di una forzatura abortista rispetto a quelle che sono la lettera e lo spirito della legge 194. Uno Stato veramente sociale deve impegnarsi di più per assicurare alle donne il diritto a tenersi il bambino che hanno in grembo, deve prevenire l’aborto, non indurlo. Zingaretti ritiri il bando, o ci troveremo di fronte a una scelta pericolosa che apre la strada a una concezione nazista della società”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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