“Tra i vari fallimenti del governo Renzi apprendiamo, come era facile intuire, che anche il bonus cultura è stato sostanzialmente snobbato dai neodiciottenni. Ho presentato un’interrogazione parlamentare per sapere esattamente quale sia il bilancio di quest’operazione che Renzi aveva annunciato come un’occasione irripetibile per la crescita culturale dei giovani, ma che invece si è rivelato l’ennesimo flop della sua gestione. Stando a un primo bilancio pubblicato da La Stampa, i diciottenni avrebbero speso solo il 6,3 per cento di quanto stanziato, e cioè 18milioni e mezzo rispetto ai 290milioni messi a disposizione. L’operazione non è decollata non solo per la macchinosità nell’ottenere l’identità digitale e iscriversi alla piattaforma del governo, ma soprattutto per la scarsissima disponibilità di punti vendita dove poter spendere i 500euro del bonus. Chiedo al governo di conoscere l’elenco completo dei negozi, dei teatri, dei musei che hanno aderito all’iniziativa. È vero che, su 8mila comuni, in oltre 7mila non ci sarebbe neanche un esercizio aderente o un museo convenzionato? Risulta poi al governo che molti diciottenni avrebbero preferito ‘rivendersi’ i coupon in cambio di soldi? Abbiamo comunque la conferma di quello che denunciammo un anno fa. Renzi, invece di prendere in seria considerazione i gravissimi problemi relativi alla disoccupazione e al futuro dei nostri giovani, ha fatto solo propaganda con ridicole mance”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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