Il Mattarellum non tornerà. FI è stata chiarissima e lo dice ad avversari e alleati. Sulla legge elettorale si deve trovare un’ampia convergenza in Parlamento. Una legge che andava bene in una stagione bipolare non si adatta a un sistema come quello attuale, caratterizzato da un’evidente frammentazione. Quindi del Mattarellum non si parli più. Se ne facciano una ragione chi, a destra e a sinistra, vorrebbe rispolverare quel sistema elettorale. Lo sanno anche al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica svolge un’altissima funzione di garanzia senza sposare nessuna tesi. Bisogna andare verso un sistema che garantisca un’adeguata rappresentatività delle forze politiche in rapporto al voto espresso dai cittadini. Ma anche una prospettiva di governabilità che però non si basi su premi elettorali che stravolgano, per la loro dimensione, il responso delle urne. FI ovviamente è aperta al confronto, nella consapevolezza che la legge elettorale si fa in Parlamento, in trasparenza e con la collaborazione di tutti. Forzature, impostazioni unilaterali, sono inaccettabili.
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