“L’agenda di FI non può che essere una. Mobilitarsi in tutta Italia perché vinca il no, mandare a casa Renzi invitandolo ad essere coerente con il suo annuncio di ritiro dalla vita politica in caso di sconfitta al referendum e lavorare per tenere unito un centrodestra ampio che prevede non solo FI, Lega e FdI ma si apra anche a istanze civiche. In questo contesto immaginare dopo il no scelte separate tra FI e i suoi alleati è inimmaginabile. Alcuni giornali minori continuano ad accanirsi nella loro teoria. Ma non c’è spazio per posizioni differenti come ai tempi del governo Monti. Bisognerà fare una legge elettorale che garantisca democrazia e governabilità. Questo è evidente a tutti, ma ciò non vuol dire dar luogo a scelte differenziate con alcuni del centrodestra che percorrono delle rinnovate larghe intese e altri che restino all’opposizione. Ovviamente per discutere di tutte queste cose è auspicabile che, con il ritorno in campo di Berlusconi, FI trovi momenti di analisi e approfondimento che dovranno delineare precise strategie. Che non possono comunque prescindere dal no al referendum, dell’opposizione a Renzi e dall’unità del centrodestra”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).