“Garantisti convinti, aspettiamo gli sviluppi dell’inchiesta prima di emettere giudizi. Prendiamo atto della coraggiosa e inevitabile decisione di Federica Guidi di dimettersi dal suo incarico. Tuttavia, restano ombre pesanti sull’operato del governo nel suo complesso. Non è il primo conflitto di interesse che emerge nell’esecutivo Renzi. È ancora aperta la vicenda bancaria. Non sono stati rimborsati i cittadini truffati da Banca Etruria e dagli altri istituti di credito e permangono molti dubbi sul ruolo e sul comportamento della Boschi. C’è ora la vicenda dell’emendamento in un primo momento bloccato- da chi e perché? – in occasione dell’esame del decreto Sblocca Italia e poi riemerso nella legge di stabilità. È evidente che in occasione di una decisione così rilevante, nella fase in cui si selezionano, tra i tanti emendamenti, quelli che poi il governo ritiene meritevoli di sostegno, la Boschi sia stata pienamente consapevole dell’iter legislativo in corso. Da un punto di vista politico, quindi, se quell’emendamento è stato un errore, lo è stato in maniera condivisa anche da chi gestisce i rapporti con il Parlamento. Insomma, in termini politici la vicenda non finisce qui. Bisognerà discuterne ed evidenziare una volta di più che i rottamatori, gli innovatori, i moralizzatori che tali si erano dipinti e auto proclamati non sono tali. In Parlamento avremo molto da dire quando la questione inevitabilmente vi approderà”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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