“È motivo di orgoglio essere il bersaglio delle polemiche di chi manifesta per pretendere che i bambini si possano comprare e vendere. Io sto da un’altra parte. Da quella del popolo del Family day, che ha imposto lo stop parziale al testo Lo Giudice-Cirinnà. Benché si abusi della fiducia e si dia luogo a un testo pasticciato, le pretese di queste associazioni che vogliono che le donne siano schiave e che mettano al mondo bambini in cambio di denaro sono state sconfitte. Mille miglia di distanza da costoro. Sventolino pure i loro cartelli e si vergognino di essere sostenitori di chi, nel Parlamento e fuori, voleva erigere a norma l’utero in affitto”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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