“Il Family Day del 30 gennaio rappresenterà un importante spartiacque nella vita civile e sociale italiana. Sarà un evento di dimensioni colossali. Meraviglia che qualcuno si sorprenda per le parole di Bagnasco. Era chiaro quale fosse l’orientamento reale della Chiesa Italiana, al di là delle interpretazioni di comodo e strumentali di qualche ateo che si era eretto ad autentico interprete dei cattolici italiani. Bagnasco e la Chiesa italiana guardano con favore e sostegno al Family Day, che per altro rappresenta un appuntamento aperto anche ai non credenti, anche a quanti vogliano in qualsiasi modo difendere la centralità e la priorità della famiglia. Del resto non siamo di fronte a uno scontro di religioni, ma di fronte alla difesa di principi sanciti dalla nostra costituzione. Ci fa piacere sapere che anche al Quirinale emergono dubbi sull’equiparazione tra unioni civili e matrimonio. Del resto nella riunione dei gruppi parlamentari di Forza Italia Nitto Palma ha laicamente smontato in termini costituzionali la cosiddetta legge Cirinnà. Le sentenze della Corte e i principi della carta fondamentale sono chiarissimi. Si possono regolare i diritti ma non si possono inventare matrimoni tra persone dello stesso sesso. I richiami che cominciano ad arrivare anche dal Colle per il rispetto della Costituzione e delle sentenze della Corte si proiettano inevitabilmente anche sulla questione adozioni e reversibilità. Il testo Cirinnà è impraticabile. Si ripieghi sulle proposte che avanza Forza Italia, su una regolamentazione dei diritti che escluda in qualsiasi modo equiparazioni al matrimonio, adozioni, utero in affitto, reversibilità. La via è chiarissima e sarà ancora più evidente quando moltitudini senza simboli di partito ma presenti con la forza delle idee e della propria coscienza dilagheranno nelle vie di Roma il 30 gennaio”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI)
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