“Premesso che il no alle adozioni gay e all’utero in affitto deriva da principi assolutamente laici contenuti anche nella nostra Costituzione e in numerose sentenze della Corte che difendono la famiglia basata sull’unione tra un uomo e una donna, ben venga l’intervista del segretario della CEI Galantino. Evidentemente ha preso atto che molte organizzazioni cattoliche aderiranno al Family day del 30 gennaio, anche alcune che erano rimaste stranamente ferme a giugno. Galantino ha preso atto che molti vescovi non hanno condiviso la freddezza su questi temi del segretario della Cei e hanno deciso di aderire all’iniziativa del 30 gennaio. Pertanto, dice finalmente delle cose un po’ più chiare e più corrette e prende atto di questa sana mobilitazione della società civile. Le sue parole diradano molta confusione ed evitano la strumentalizzazione che molti a sinistra hanno fatto. Il mondo cattolico sarà coeso e compatto ma ribadisco, la difesa della famiglia della famiglia non è un tema religioso. È una questione legata ai principi fondamentali della nostra Costituzione, che riprende del resto il diritto naturale. La regolamentazione di diritti limitati non può stravolgere in termini antropologici l’idea di famiglia e la stessa società portandola ad adozioni gay e alla compravendita di bambini messi al mondo a pagamento con la turpe pratica dell’utero in affitto. Le parole di Galantino danno un contributo alla chiarezza, ma sono soprattutto la presa d’atto che altri orientamenti erano stati ampiamente sconfessati dal mondo cattolico”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI)
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