“La Boschi, assolta dalla Camera, a me non convince proprio. Ha evocato sentimenti, l’ha buttata sulla commozione ma, nella sostanza, ha eluso i temi di fondo. Permangono i conflitti d’interesse e evidenti volontà di varare regole che sono servite agli amministratori delle banche chiamate in discussione. Ed emerge, nella sostanza, un nuovo capitolo dell’intreccio tra la sinistra italiana e le banche. Dai capitoli di Consorte e Fassino con la BNL a quelli eclatanti del Monte dei Paschi di Siena, devastato dalle gerarchie rosse, non solo toscane ma nazionali. Ora anche la nuova generazione dei rottamatori PD finisce impegolata in vicende bancarie. Bisognerà scrivere un saggio sulla sinistra italiana e le banche. E le parole di finto orgoglio e di finta commozione della Boschi non cancellano tutte queste vicende. Forza Italia privilegia una critica complessiva al governo a mozioni individuali. Ma sappiamo bene che la verità è basata su una ricostruzione ben diversa dalle bugie e dalle ipocrisie a cui oggi ha fatto ricorso con enfasi e con una buona dote di professionalità la Boschi. Più adatta al teatro che alla politica. Che poi ci si indigni per i processi mediatici da sinistra, dopo il massacro fatto contro il centrodestra, è veramente una provocazione intollerabile. Così come quando si parla per l’invidia delle giovani ministre. Dov’erano la Boschi e tutte le sue sorelline maggiori quando le giovani esponenti del centrodestra sono state sottoposte a un massacro mediatico ingiusto e intollerabile? Che ipocrisia!”. Lo dice il senatore Maurizio Gasparri (FI)
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