“Siamo perfettamente consapevoli che la minaccia dell’Isis non si risolverà con appelli o con le e-mail e che serve un impegno militare crescente. Ma il ministro Pinotti deve tornare a confrontarsi con la commissione Difesa e con l’Aula del Senato. Non può dichiarare guerra e annunciare bombardamenti attraverso i giornali. Peraltro il nostro governo si è confermato incapace in tutta la gestione delle crisi mediorientali a partire da quella della Libia. Ci siamo sentiti tessere le lodi di Bernardino Leon ad ogni piè sospinto da parte di Gentiloni e della Pinotti. Ora scopriamo che questo signore è il tipico esponente incaricato dall’Onu per farsi i fatti propri. Viene nominato direttore dell’Accademia diplomatica degli Emirati Arabi Uniti con una retribuzione che ammonterebbe a cinquantamila dollari netti al mese. Così si scredita ancora di più l’Onu, un’evanescente organizzazione che serve a far fare carriera ai vari Bernardino Leon. È uno scandalo. È una vergogna. È la dimostrazione di quali incapaci siano in corsa solo per ambizioni personali. E il governo italiano, fortemente interessato all’evoluzione della crisi libica, ha fatto da reggicoda a questo Bernardino Leon che cercava i dollari invece che la pace in Libia. Se ci affideremo a personaggi di questa natura vincerà il fondamentalismo, che avrà facile gioco nei confronti di personaggi assetati soltanto di denaro. Lo scandalo Bernardino Leon porta in primo piano anche le corresponsabilità di Gentioloni e del nostro governo che forse inconsapevolmente hanno favorito le ambizioni di un cacciatore di denaro”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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