“Come si può rilevare dalla semplice lettura dei giornali, il Tribunale del Riesame di Roma presieduto da Bruno Azzollini ritiene che le condotte illecite in Comune “si sono protratte sia in epoca prossima all’emissione dell’ordinanza del Gip, con modalità che dimostrano la consuetudine e un’abitualità sconcertante, indice di un malcostume generalizzato che inquina tutta l’attività pubblica”. In pratica, i comportamenti illegali sono continuati sino all’ondata di arresti di giugno. Quindi, l’attuale gestione del Comune è stata ampiamente infiltrata dai gruppi criminali che hanno infestato la Capitale. Negli atti emergono i nomi di Pierpaolo Pedetti del Pd, presidente della Commissione patrimonio e politiche abitative, e di altri esponenti dell’amministrazione capitolina. I giudici tornano anche sull’ex assessore Ozzimo del Pd, già marito dell’onorevole Campana che fa parte della segreteria del Pd, autrice di sms che rivelavano uno stretto legame personale con Buzzi. Ostinarsi a non sciogliere il Comune vuol dire quindi sfidare i principi elementari della legalità. I tre funzionari dello Stato incaricati dalla prefettura sono arrivati alla conclusione dello scioglimento. Il Tribunale del Riesame ci offre questo ulteriore spaccato. Chi continuerà a difendere, all’interno dello Stato, Mafia Capitale?”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Share this post