“Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha incredibilmente graziato, nonostante le conclusioni cui è giunta la Commissione d’accesso prefettizia, l’ente Roma Capitale dall’unico esito possibile: lo scioglimento e il commissariamento. Stando a ciò che si è appreso dalla stampa, nelle 700 pagine della relazione prefettizia ci sono tutti i presupposti per lo scioglimento per infiltrazioni mafiose o quanto meno per violazione di legge. È indispensabile a questo punto rendere pubblico l’intero contenuto del documento. Abbiamo il diritto di capire perché il Comune di Roma non sia stato ancora sciolto. Una decisione che appare immotivata e incomprensibile, visto che in passato per piccoli Comuni si è provveduto in tal senso per banali sospetti di infiltrazioni o non meglio motivate violazioni di legge. Ricordo a tutti, anche a chi avrebbe dovuto da tempo sciogliere il Comune di Roma, che in Italia esiste ancora il codice penale. Chi, per mere indicazioni e convenienze politiche, non rispetta la legge ne risponderà davanti ai magistrati”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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