“È evidente che il comune di Roma deve essere sciolto. In alcuni casi si è proceduto in tal senso solo perché un consigliere comunale aveva un cugino di dubbia fama. Qui siamo di fronte a una sistematica infiltrazione di una criminalità che la Procura della Repubblica di Roma definisce di stampo mafioso. È evidente da quello che si è letto sui giornali – figuriamoci dagli atti dei commissari prefettizi – che Buzzi ha fatto eleggere in questa consiliatura persone di sua fiducia in tutte le liste, dalla sinistra al centro alla destra. L’infiltrazione, quindi, è chiara e clamorosa, e si è poi estesa a burocrati, gestori di aziende pubbliche, assessori; negarla nel passato ma anche nella situazione presente sarebbe un esercizio inutile. Bisogna sciogliere, bonificare con una lunga e penetrante azione che riguardi sia il mondo politico che quello burocratico. Non ci sono altre strade e lo sanno tutti benissimo. Non si cerchino scorciatoie o trucchi di natura politica che sarebbero pericolosi per eventuali sostenitori di tesi minimaliste”.
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