“Renzi annaspa in modo evidente, non solo per i risultati elettorali ma per la presunzione e l’incapacità. Deve archiviare la riforma della scuola, motivo di giuste contestazioni da parte di tanti precari, certamente non per gli emendamenti ostili ma per non essere riuscito a delineare un nuovo disegno. Muove all’assalto della Cassa depositi e prestiti in maniera rozza annunciando rinnovi dei vertici con l’obiettivo chiaro di andare all’assalto dei contenuti della Cassa, ma deve ricordarsi che i soldi e i risparmi postali non possono essere utilizzati in maniera spregiudicata per operazioni politiche a sostegno del governo. Se poi apriamo i capitoli immigrazione e mafia Capitale, è evidente quanto il fenomeno Renzi si stia sgonfiando. Fanno quindi bene quelli come Latorre che si rendono conto che un confronto sui temi principali è inevitabile, senza ritorni a patti del Nazereno, senza consociativismi, ma ad esempio riflettendo su una legge elettorale che dovrebbe tornare a guardare alle coalizioni più che alle liste. Si può arginare l’antipolitica e ritornare a una dimensione bipolare anche attraverso regole adeguate ma il problema è rendersene conto. I numerosi campanelli di allarme che stanno suonando dovrebbero indurre Renzi al realismo”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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