“Attendo una risposta urgente all’interrogazione che ho presentato sullo scandalo Pistelli. Il passaggio dall’incarico da viceministro degli Esteri a quello di vicepresidente dell’Eni è in contrasto con la legge. E il parere dell’Antitrust non risolve la questione. Il comma 4 dell’articolo 2 della legge del 2004 in materia è molto chiaro. Il confitto è evidente. Pistelli si è occupato, nella sua qualità di viceministro degli Esteri, di questioni riguardanti direttamente l’ENI e i suoi rapporti internazionali. Le giustificazioni addotte a copertura del suo passaggio di incarico sono risibili. Da Pistelli dipendeva la direzione generale sulla Mondializzazione che ha firmato un accordo di collaborazione con l’ENI che ha distaccato al Ministero anche un proprio dirigente. Pistelli aveva, nell’ambito della Farnesina, la delega alle politiche ambientali ed energetiche. Del resto, è lui stesso che ha parlato in una intervista dei cordiali rapporti con i vertici dell’ENI, sviluppati proprio nella comune azione sugli scenari internazionali. C’è quindi un mega conflitto di interessi. Segnalerò la vicenda alla CONSOB, perché l’ENI è una società quotata in borsa e questo suo atteggiamento disinvolto diventa inquietante per i risparmiatori. Analoga comunicazione intendo rivolgere a tutti gli organismi di vigilanza sui mercati borsistici nei diversi Paesi in cui l’ENI opera. È bene che chi vigila sui mercati sappia che in Italia un importante gruppo, il cui azionista principale è ancora quello pubblico, agisce in disprezzo delle leggi creando un pericolosissimo intreccio tra affari e politica. La vicenda non può finire qui. Bisogna avvisare i risparmiatori, bisogna che l’ENI si renda conto che questa decisione va cancellata al più presto”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
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