REGALA PUBBLICITA’ E FA CONCORRENZA SLEALE A GIORNALI
“La preoccupazione per un ampliamento degli affollamenti pubblicitari della Rai non sembra avere fondamento. La proposta del governo Renzi prevede, all’articolo 5, l’abrogazione dell’art. 17 della legge Gasparri. Ma il limite all’affollamento pubblicitario della concessionaria pubblica (la Rai) è ribadito dall’art. 38, comma 1, del Testo unico dei servizi media-audiovisivi e radiofonici in cui è stata trasfusa la legge Gasparri”. Lo scrive il sen. Maurizio Gasparri (FI) in un articolo pubblicato su Blitz Quotidiano.
“Nel Testo unico si stabilisce che la trasmissione di messaggi pubblicitari da parte della Rai non può eccedere il 4 per cento delle ore settimanali di programmazione e il 12 cento di ogni ora; un’eventuale eccedenza, comunque non superiore al 2 per cento nel corso di un’ora, deve essere recuperata nell’ora antecedente o successiva. Quindi, la cancellazione dell’art. 17 della Gasparri non modifica la normativa vigente. L’allarme lanciato non ha fondamento. Tuttavia, esiste un problema di concorrenza sleale che sta penalizzando non tanto gli altri operatori televisivi ma i giornali. La Rai, infatti, vende spazi pubblicitari con uno sconto dell’80 per cento. In pratica regala pubblicità facendo un’azione di dumping che dovrebbe essere impedita dalle autorità competenti, che invece assistono inerti a questo scempio”.
Roma, 16 aprile 2015