CON TESORETTO RENZI SI FA LA CAMPAGNA ELETTORALE
“Non si può avere una pressione fiscale che arriva al 50 per cento del Pil, minacciare di ricorrere a clausole di salvaguardia, fare tagli lineari agli enti locali a loro volta costretti a chiedere soldi ai cittadini e poi blaterare di un presunto tesoretto. Renzi è il solito conta balle che parla per spot. Un anno fa furono gli 80 euro. Ora la ‘sorpresa’ serve per aprire la campagna elettorale delle regionali. Si taglia in sicurezza, si tartassa la casa, aumentano le imposte dirette e indirette, cresce la disoccupazione, resta il problema esodati e delle pensioni minime, altro che tesoretto. Ed è francamente intollerabile l’atteggiamento da scendiletto di qualcuno del governo che già vanta utilizzi e ipotizza destinazioni per soldi che sanno bene non esserci. Li sbugiarderemo in Parlamento”. Lo dichiara il sen. Maurizio Gasparri (FI).
Roma, 13 aprile 2015