Le parole di Renzi sull’immigrazione sono deludenti e lasciano l’Italia esposta a gravi rischi.
L’operazione Mare nostrum va bloccata con immediatezza. Soltanto in questo modo la comunità internazionale, l’Onu e l’Unione europea potranno rendersi conto di un problema che deve essere affrontato a livello globale. Renzi ipotizza operazioni in Libia, ma andrebbero sollecitate proprio a quegli Stati che vollero la sciagurata guerra, criticata dal solo Berlusconi, e che ha determinato l’attuale disastro. Il vuoto di potere libico è la causa prima dell’invasione di clandestini in l’Italia.
La nostra Marina non può continuare a fare da taxi, Frontex non esiste, soltanto un cambio di politica da parte dell’Italia metterà la comunità internazionale, a partire dall’Ue che viene ai funerali ma volta la faccia di fronte alle emergenze, davanti alle proprie responsabilità.
Rispondendo a una mia precisa domanda durante l’audizione in commissione al Senato, il ministro della Difesa Pinotti ha ammesso che nel prossimo decreto sul rifinanziamento delle missioni militari sarà inserita anche l’operazione Mare nostrum. È a mio avviso una scelta dissennata.
Confondere le missioni militari internazionali con questa operazione di favoreggiamento dei trafficanti di clandestini è qualcosa di incredibile, che deve indurre FI ad una valutazione diversa su questo provvedimento. Abbiamo sempre sostenuto l’impegno dei nostri militari all’estero, ma confondere le missioni del Libano, dell’Afghanistan e di altri contesti con Mare nostrum è inaccettabile. Chiedo quindi che si separino le vicende.
Mi rivolgo alle massime istituzioni della Repubblica, affinché si eviti di mettere il Parlamento a disagio. I militari che rischiano nelle missioni di pace hanno bisogno del nostro sostegno unanime. Altra questione è Mare nostrum. Credo che debba essere il Capo dello Stato, anche in funzione del suo ruolo di Capo delle forze armate, a impedire queste confusioni e queste commistioni.