“Per quanto riguarda i codici identificativi sulle divise degli agenti della Polizia, noi pensiamo che siano sbagliati perché verebbero usati in modo strumentale. Voglio ricordare che i carabinieri di Milano che hanno fatto quell’inseguimento nel caso Ramy hanno dovuto attendere settimane una perizia che desse ragione alla loro azione. Hanno addirittura messo sotto processo dei poliziotti che sono stati presi a martellate sull’autostrada. A volte si mostrano delle immagini, ma non quelle precedenti. E, in questi casi, le bodycam sulle divise della Polizia servono a vedere quello che accade sia prima che dopo. Quindi spero che la moltiplicazione delle immagini, grazie a una società più tecnologica, dia anche una rappresentazione più corretta della realtà. Poi riteniamo che sia giusto inasprire le pene per chi danneggia, imbratta, fa blocchi stradali e, soprattutto, per chi aggredisce poliziotti e carabinieri. C’è una visione sicuramente diversa tra il centrodestra e la sinistra su questi temi. Ma proprio per questo ci sono le elezioni, dove i cittadini decidono chi starà alla guida del Paese”. Così a L’Aria che tira, su La7, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Roma 15 aprile 2025