“In Italia abbiamo un calo demografico enorme, contro il quale qualcosa va fatto. Gli ultimi dati Istat sono impietosi e nessun popolo può avere come programma la propria scomparsa fisica, la propria evaporazione. Noi apriamo, accogliamo, ma nessuno può avere come programma quello di essere sostituiti da altri. L’Italia ha una storia e una tradizione che meritano di essere tramandate e condivise. Nello stesso tempo l’Africa cresce in maniera esponenziale e l’attuale governo di centrodestra ha sposato la causa di uno sviluppo bilanciato di quel continente con il Piano Mattei. Enrico Mattei, nel dopoguerra, fu incaricato di liquidare alcune attività di ricerca di gas nella pianura padana, avviate nella fase finale del fascismo. Andando sul posto, non solo non liquidò quelle attività, ma fece nascere l’Eni. E fu lui a promuovere con i paesi africai da cui comprava le materie prime delle partnership, invece di depredarli come facevano altri. All’epoca c’erano le sette sorelle petrolifere americane, un trust, come sono adesso i giganti della rete. C’era un dominio inaccettabile, come accade oggi con Bezos, Zuckerberg e altri che comandano senza pagare tasse. L’America, patria del capitalismo, intervenne con l’antitrust e ridimensionò le sette sorelle. Parallelamente al piano Mattei poi il governo ha avviato altre iniziative per aprire l’ingresso in Italia di persone che abbiano avviato degli studi o che vogliano avviarli. La sfida sarà come selezionare queste persone”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo all’evento “Università è futuro. Stati Generali dell’Università’, organizzato da Forza Italia a Roma.
Roma 7 aprile 2025