“Ha perfettamente ragione il ministro della Difesa Crosetto. Ci sarà tempo, modo e luogo, a partire ovviamente dal Parlamento, per discutere del futuro del nostro sistema di difesa nel quadro delle politiche di integrazione europea e dei progetti che l’Unione Europea e che tutto l’Occidente stanno valutando per creare strumenti di difesa comune. Siamo di fronte a una svolta storica. C’è da augurarsi che gli americani non interrompano il rapporto euroatlantico. Le frasi di Musk sono, appunto, frasi di Musk. Avrà molti soldi, ma confidiamo su altre classi dirigenti americane per rilanciare la funzione della Nato. Ci vogliono classi dirigenti mature e sperimentate. Pertanto sarà il nostro Parlamento a riflettere con Crosetto e con tutto il governo sugli investimenti da fare, sulle nuove opportunità europee che devono essere colte assolutamente. E credo che dobbiamo parlare soprattutto di difesa e sicurezza più che di riarmo. Per guardare alla libertà e alla democrazia del mondo nei decenni futuri. Chi fa demagogia dicendo ‘svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai’, dovrà capire prima o poi che senza arsenali non ci sono granai, senza difesa non c’è democrazia, senza forze armate non c’è libertà. Abbiamo di fronte una grande occasione, risorse da investire non calcolando nel rapporto deficit-Pil le spese per la difesa e la sicurezza. Il Parlamento, a partire dall’incontro con il Presidente del Consiglio del 18 e 19 marzo, sarà il luogo per impostare delle politiche realistiche. Gli altri, invece, un giorno indicono la manifestazione per l’Europa e il giorno dopo se ne pentono perché hanno scoperto che l’Europa vuole investire nella sicurezza. Ma noi non siamo ‘Repubblica’, noi siamo la Repubblica italiana”.
Roma 9 marzo 2025