“Nei giorni scorsi si è appreso dell’invio ai magistrati di una serie di moduli da parte dell’Associazione Nazionale dei Magistrati per chiedere ad ogni singolo magistrato la conferma della partecipazione allo sciopero indetto per i prossimi giorni. Inoltre, si chiedono anche dati personali ai singoli togati. Con un’interrogazione chiedo al Ministro della Giustizia Nordio se è informato di questo singolare modo di procedere. Se questa sorta di schedatura è compatibile con le norme che regolano la privacy. Se questa forma di pressione incredibile non sia in contrasto con la libertà del cittadino, qualsiasi professione o attività svolga di aderire o meno a uno sciopero. La libertà di scioperare, difatti, è garantita nell’ambito delle leggi che lo regolano. Non si può negare il diritto di scioperare, ma non si può fare una pressione preventiva con una sorta di schedatura tesa a orientare alla partecipazione e allo sciopero. Chiedo, quindi, a Nordio di conoscere una sua pubblica valutazione su questa condotta dell’Anm. Che, a mio avviso, va a costituire proprio quella condotta eversiva che più volte ho denunciato in questi giorni. La schedatura preventiva su chi sciopera o chi non sciopera è un rito di sapore sovietico, che dimostra come anche in questa nuova fase la ANM, purtroppo, non si liberi dalla prassi costante di un uso politico della giustizia e degli organi a cui appartengono gli operatori della giustizia. E’ una vicenda inquietante e vergognosa che il Paese deve conoscere e che, invece, viene sottaciuta. Con questa interrogazione mi propongo di far conoscere questa vicenda, di cui parlerò nelle aule parlamentari e negli organi di comunicazione. L’Anm sta violando ogni regola. Questa condotta è grave e il Ministero della Giustizia ha il dovere di garantire diritti fondamentali di libertà”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Roma 21 febbraio 2025